La storia dell’amiloide (link) è, come visto finora complessa e ricca di dettagli. Altri ricercatori sull’Alzheimer hanno approfondito il ruolo dell’eccesso di APP. Ma tre aspetti importanti della ricerca iniziale di Beyreuther e Masters vennero del tutto trascurati per la maggior parte del decennio successivo. Il primo è stato una osservazione di Beyreuther sulle forme […]
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Nel numero monografico di Nature sull’Alzheimer un intero articolo ripercorre la storia dell’amiloide e del suo ruolo nell’Alzheimer (link). Nel settembre 1984 un gruppo di ricercatori di tutto il mondo si riunì in Scozia per discutere su una malattia che colpiva pecore e capre, lo scrapie. La malattia era ritenuta importante per ragioni che andavano […]
Concludendo l’esposizione dell’articolo pubblicato su Nature (link) si evince come il secondo obiettivo importante è la proteina tau che normalmente stabilizza i microtubuli nei neuroni sani. Nella malattia di Alzheimer e altre taupatie, tuttavia, acquisisce un numero eccessivo di gruppi fosfato e diventa disfunzionale, aggrega all’interno dei neuroni, i microtubuli crollano e i grovigli neurofibrillari […]
Proseguendo l’esposizione dell’articolo pubblicato su Nature (link) si evidenzia come le prove che la ß-amiloide sia la causa della malattia di Alzheimer sono schiaccianti. Studi genetici rivelano anormale produzione di ß-amiloide nella malattia di Alzheimer familiare, e gli studi con colture cellulare o animali evidenziano costantemente che la proteina determina la morte neuronale, i problemi […]
Il numero monografico di Nature sull’Alzheimer contiene anche un ricco articolo (link) sulla terapia a firma di Lauren Gravitz. In sintesi estrema è possibile affermare che i farmaci in via sviluppo prendono di mira vari meccanismi neurali ma nonostante la ricchezza di possibilità i successi finora sono stati scarsi. Il 2003 sembrava un buon anno […]
Biomarkers e Alzheimer (3/3)
In conclusione a quanto esposto nei giorni scorsi l’articolista afferma che se la patologia è presente prima che la persona manifesti il declino cognitivo il passo successivo più logico dovrebbe essere la scansione di routine degli anziani per identificare i segni rivelatori della malattia. Ma questo è più facile a dirsi che a farsi. La […]
Biomarkers e Alzheimer (2/3)
Proseguendo la descrizione iniziata ieri sui biomarkers di Alzheimer l’articolo su Nature riferisce che le tecnologie di imaging stanno aiutando a identificare i cambiamenti a livello cerebrale che correlano con il declino cognitivo. Le scansioni RMN di persone con Alzheimer rivelano, con l’avanzare della malattia, un restringimento del lobo temporale e dell’ippocampo, la regione del […]
Biomarkers e Alzheimer (1/3)
Continuando l’esposizione del numero monografico di Nature sull’Alzheimer oggi è la volta dell’articolo di Ruth Williams (link) dal titolo Biomarkers: segnali di pericolo. Allo stato la diagnosi definitiva della malattia di Alzheimer è possibile solo con l’analisi post-mortem del cervello. E’ quindi evidente come sia importante valutare la persona in vita allo scopo di trovare […]
Continuando l’esposizione iniziata ieri (link) i dati epidemiologici dicono pure che poco meno della metà delle persone con demenza vivono nei paesi ad alto reddito, il 39 % vive in paesi a medio reddito, e solo il 14 % vive in paesi a basso reddito. Ma queste proporzioni sono soggette a cambiare radicalmente nei prossimi […]
Continuando l’esposizione del numero monografico di Nature sull’Alzheimer oggi è la volta dell’articolo di Alison Abbott (link); “poiché il numero di casi di Alzheimer aumenta rapidamente in parallelo con l’invecchiamento della popolazione mondiale, aumenta la necessità di capire questa malattia sconcertante”. Ricchezza del mondo e benessere economico portano sempre più persone alla vecchiaia, principale fattore […]