Scrive Jim Schnabel su Nature (link) “dopo un decennio di delusioni, nuove speranze per un vaccino contro l’Alzheimer che migliori i sintomi e prevenga la malattia“. L’utilizzo dei formidabili poteri del sistema immunitario per attaccare una delle proteine del proprio corpo può sembrare un approccio rischioso. Ma ciò è quello che quasi tutti i vaccini, o […]
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Giornata Mondiale Alzheimer
Ricorre oggi la Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Numerose e di grande impatto le iniziative su tutto il territorio nazionale (link). Tutti gli eventi hanno in comune lo scopo di informare e sensibilizzare sulla malattia. Purtroppo a Salerno la concomitante festività patronale mette la sordina ad una malattia già troppo “dimenticata”. Si spera che l’iniziativa di MotoPerpetuo […]
Proseguendo la lettura dell’articolo di Sarah DeWeerdt su Nature (link) si può notare che la ricerca epidemiologica continua a evidenziare altre abitudini che possono modificare il rischio di malattia di Alzheimer. Questi tipi di studi, che prevedono l’osservazione di migliaia di persone e delle loro abitudini, sono alla base delle nostre conoscenze sulla dieta mediterranea, che comprende un […]
Anche l’attività fisica ha un ruolo importante nella prevenzione dell’Alzheimer. E’ quanto afferma Sarah DeWeerdt su Nature (link). Ad esempio il ballo liscio, che potrebbe non essere il primo trattamento preventivo per la malattia di Alzheimer, ma è una ricetta ideale per quanti sono preoccupati per il declino della memoria. Infatti la danza è una perfetta miscela […]
L’articolo di Sam Gandy su Nature (link) prosegue affermando che il problema sulla quantificazione dell’efficacia della terapia contro l’amiloide è stato superato nel 2004 utilizzando la tomografia ad emissione di positroni. L’Alzheimer può iniziare 20 anni prima che la mente mostri segni di deficit cognitivo. Ed è qui che il settore si è fermato per sei anni. Poi, nel 2010, ricercatori dell’Università […]
L’articolo di Sam Gandy su Nature (link) dal titolo Perspective: Prevention is better than cure affronta la tematica della prevenzione, arma inportante e forse decisiva nella lotta all’Alzheimer. Infatti i tentativi di riduzione della β-amiloide nel cervello ancora non mostrano benefici clinici. La più grande speranza è iniziare il trattamento in fase precoce. Nel 1907, lo psichiatra bavarese Alois Alzheimer pubblicò […]
La storia dell’amiloide (link) si avvia a conclusione riservando delle sorprese. Come in un ricorso storico le osservazioni iniziali non sembrano essere poi tanto lontane dalla realtà dei fatti. La genetica ha dimostrata con quasi assoluta certezza che in qualche modo l’aggregazione di ß-amiloide porta alla malattia di Alzheimer. Le fibrille nelle placche erano il […]
La storia dell’amiloide (link) è, come visto finora complessa e ricca di dettagli. Altri ricercatori sull’Alzheimer hanno approfondito il ruolo dell’eccesso di APP. Ma tre aspetti importanti della ricerca iniziale di Beyreuther e Masters vennero del tutto trascurati per la maggior parte del decennio successivo. Il primo è stato una osservazione di Beyreuther sulle forme […]
Nel numero monografico di Nature sull’Alzheimer un intero articolo ripercorre la storia dell’amiloide e del suo ruolo nell’Alzheimer (link). Nel settembre 1984 un gruppo di ricercatori di tutto il mondo si riunì in Scozia per discutere su una malattia che colpiva pecore e capre, lo scrapie. La malattia era ritenuta importante per ragioni che andavano […]
Concludendo l’esposizione dell’articolo pubblicato su Nature (link) si evince come il secondo obiettivo importante è la proteina tau che normalmente stabilizza i microtubuli nei neuroni sani. Nella malattia di Alzheimer e altre taupatie, tuttavia, acquisisce un numero eccessivo di gruppi fosfato e diventa disfunzionale, aggrega all’interno dei neuroni, i microtubuli crollano e i grovigli neurofibrillari […]