Tra i disturbi non motori della malattia di Parkinson quelli vescicali (minzione imperiosa, incontinenza) sono fra i più frequenti e meno responsivi al trattamento con levodopa. All’argomento viene dedicato un articolo su Neurobiology of Disease (link). La disfunzione vescicale è legata ad un alterazione del circuito dopaminergico fronto-basale che in condizioni normali sopprime il riflesso […]
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Sebbene la diagnosi di Parkinson resti tuttora di tipo clinico l’evoluzione della diagnostica per immagini fornisce un importante ausilio in quella pre-clinica, nel follow-up e nella diagnostica differenziale. La PET e la SPECT forniscono importanti informazioni sull’assetto neurotrasmettitoriale e sul metabolismo cerebrale. La RMN, fondamentale nella diagnostica differenziale con MSA, PSP e CBD, agli studi […]
Quanti adulti normali dal punto di vista cognitivo presentano invece, all’esame autoptico, reperti compatibili con Alzheimer, malattia a corpi di Lewy o patologia cerebrovascolare? Un articolo pubblicato su Archives of Neurology (link)prende in esame i risultati di 1672 esami istologici di cui 424 riguardavano persone integre cognitivamente. In 336 di questi è stato condotto un […]
Un interessante lavoro scientifico condotto dall’equipe del prof. Quattrone a Catanzaro è stato pubblicato su Neurology (link). Gli Autori hanno evidenziato, in 45 persone con parkinsonismo non classificabile clinicamente, che la RMN è uno strumento potente, utile ed attendibile ai fini diagnostici se si tiene conto del MRPI (Magnetic Resonance Parkinsonism Index) soprattutto per discriminare […]
Dall’Olanda un articolo (link) su come la PZP (Pregnancy Zone Protein), proteina legata alla gravidanza possa essere utile nella diagnosi precoce di Alzheimer. Esaminando 86 persone di età compresa tra i 60 e i 90 anni i ricercatori hanno scoperto che quattro anni prima dell’inizio della malattia si assisteva ad un aumento significativo di PZP. Anche alla […]
L’articolo di Sam Gandy su Nature (link) prosegue affermando che il problema sulla quantificazione dell’efficacia della terapia contro l’amiloide è stato superato nel 2004 utilizzando la tomografia ad emissione di positroni. L’Alzheimer può iniziare 20 anni prima che la mente mostri segni di deficit cognitivo. Ed è qui che il settore si è fermato per sei anni. Poi, nel 2010, ricercatori dell’Università […]
L’articolo di Sam Gandy su Nature (link) dal titolo Perspective: Prevention is better than cure affronta la tematica della prevenzione, arma inportante e forse decisiva nella lotta all’Alzheimer. Infatti i tentativi di riduzione della β-amiloide nel cervello ancora non mostrano benefici clinici. La più grande speranza è iniziare il trattamento in fase precoce. Nel 1907, lo psichiatra bavarese Alois Alzheimer pubblicò […]
Biomarkers e Alzheimer (3/3)
In conclusione a quanto esposto nei giorni scorsi l’articolista afferma che se la patologia è presente prima che la persona manifesti il declino cognitivo il passo successivo più logico dovrebbe essere la scansione di routine degli anziani per identificare i segni rivelatori della malattia. Ma questo è più facile a dirsi che a farsi. La […]
Biomarkers e Alzheimer (2/3)
Proseguendo la descrizione iniziata ieri sui biomarkers di Alzheimer l’articolo su Nature riferisce che le tecnologie di imaging stanno aiutando a identificare i cambiamenti a livello cerebrale che correlano con il declino cognitivo. Le scansioni RMN di persone con Alzheimer rivelano, con l’avanzare della malattia, un restringimento del lobo temporale e dell’ippocampo, la regione del […]
Biomarkers e Alzheimer (1/3)
Continuando l’esposizione del numero monografico di Nature sull’Alzheimer oggi è la volta dell’articolo di Ruth Williams (link) dal titolo Biomarkers: segnali di pericolo. Allo stato la diagnosi definitiva della malattia di Alzheimer è possibile solo con l’analisi post-mortem del cervello. E’ quindi evidente come sia importante valutare la persona in vita allo scopo di trovare […]