Musicoterapia
E’ noto che la musicoterapia agisce in maniera diretta sulle emozioni ed aiuta anche la componente emotiva. Nell’Alzheimer il suo utilizzo consente di recuperare margini di autonomia e di controllo del comportamento altrimenti impossibili con la terapia farmacologica. Forti di questa convinzione medici ed operatori sanitari raccomandano spesso la musicoterapia oltre ad altre terapie non convenzionali quali l’arteterapia la PET terapia, etc nel trattamento dell’Alzheimer con benefici su ansia, stress o depressione. Le canzoni e la musica spesso si collegano ai ricordi, attivando l’amigdala ed evitando lo stress secondario al difettoso funzionamento dell’ippocampo. La musicoterapia aiuta anche a modificare gli stati d’animo del paziente, una canzone allegra potrebbe mettere di buon umore o una canzone più tranquilla potrebbe aiutare a rilassarsi.
In ogni caso per ottenere un beneficio ottimale dalla musicoterapia vanno tenuti in considerazione alcuni suggerimenti:
• Utilizzare musica familiare. la musica dei propri anni giovanili molto probabilmente evocherà risposte forti. Proprio per questo è importante prestare attenzione per assicurarsi che la musica non provochi agitazione evocando collegamenti sconvolgenti con il proprio passato.
• Provare anche qualche nuovo brano. La musica non familiare può essere utile proprio perché non è legata a nessun ricordo. In questo modo, gli operatori sanitari saranno in grado di proporre canzoni allegre e rilassanti, senza preoccuparsi che possa innescare una memoria emotiva.
• Prestare attenzione al ritmo. La musica stimolante con suoni percussivi e tempi rapidi promuove la circolazione e può aiutare quando si cerca di convincere i malati di Alzheimer a mangiare, fare il bagno o vestirsi. Una musica sedativa con battute non accentuate e tempi lenti è utile allo scopo di calmare e può essere utilizzata per aiutare i propri cari a rilassarsi prima di coricarsi o a calmarsi dopo un periodo di agitazione.
• Saltare la pubblicità. Utilizzare solo musica registrata, la radio potrebbe trasmettere pubblicità che confonde il paziente Alzheimer. Occore anche limitare gli stimoli concorrenti, spegnendo il televisore e chiudendo le finestre e le porte.