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Prevedere l’evoluzione del MCI in Alzheimer

  • Autore articolo Di alfamag
  • Data dell'articolo 14 Febbraio 2013
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E’ noto che l’allele ε4 della apolipoproteina E è il fattore di rischio genetico per la demenza di Alzheimer (AD) più ampiamente riconosciuto ma la nozione che possa essere un fattore di rischio per il decadimento cognitivo lieve (MCI) è oggetto di dibattito. In uno studio prospettico longitudinale, pubblicato su Neuropsychology (link) è stato studiato se le transizioni da MCI e altre forme di deterioramento neurocognitivo senza demenza (CIND) e le transizioni successive ad AD da MCI e da altri forme di CIND sono più frequenti tra i normali portatori di ε4 che tra i non portatori e se sono più frequenti tra i ε4 vettori che tra portatori. Il risultato e che l’Epsilon 4 aumenta il tasso di progressione dal normale funzionamento ad MCI ma non ad altre forme di CIND. Inoltre il tasso di progressione da MCI o da altre forme di CIND in AD non è stato aumentato da ε4.

I risultati supportano l’ipotesi che l’allele ε4 un fattore di rischio per la transizione da funzionamento normale a MCI, ma non per le transizioni successive in AD.

  • Tag AD, Alfonso Mauro, allele, alzheimer, apolipoproteina E4, CIND, demenza, diagnosi, epsilon, esperti, fattore di rischio, genetica, malattia di Alzheimer, MCI, medici, Mild Cognitive Impairment, neurologo, ospedale, Salerno, San Leonardo, ε4

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