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Elevati livelli di omocisteina non correlano con l’Alzheimer

Al fine di verificare se una moderata elevazione di omocisteina plasmatica totale (tHcy) sia un potenziale fattore di rischio per la malattia di Alzheimer sono stati esaminati 326 pazienti con Alzheimer e 281 con decadimento cognitivo lieve (MCI). Il lavoro (link), pubblicato su Dementia and Geriatric Cognitive Disorders, ha correlato diverse variabili (età, danno renale, cobalamina, folati presenza di malattia vascolare ed omocisteina totale) per un periodo di cinque anni. Gli studiosi ritengono che l’aumento dell’omocisteina plasmatica totale nei pazienti con Alzheimer potrebbe essere attribuito prevalentemente a carenza di cobalamina o di folati o ad insufficienza renale. I pazienti Alzheimer più giovani (sotto i 75 anni) e i pazienti con MCI senza carenza di cobalamina o di folati o insufficienza renale hanno mostrato livelli normali di omocisteina plasmatica totale.

Lo studio afferma che elevati livelli plasmatici di omocisteina non sono rilevanti nella patogenesi dell’Alzheimer ma, piuttosto, sono un riflesso delle modificazioni plasmatiche nella malattia di Alzheimer.

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