Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry (link) ha esaminato i quattro antipsicotici atipici più utilizzati negli anziani: aripiprazolo (Abilify), Olanzapina (Zyprexa), Quetiapina (Seroquel) e Risperidone (Risperdal). I farmaci, benchè indicati per la schizofrenia e il disturbo bipolare, spesso vengono utilizzati negli anziani per i disturbi del comportamento associati alla demenza. Gli autori dell’articolo concludono che tali farmaci sono carenti sia nella sicurezza che nell’efficacia. E’, infatti, risultato che entro un anno dal trattamento, un terzo dei pazienti iscritti allo studio ha sviluppato sindrome metabolica e, nel giro di due anni, quasi un quarto dei pazienti ha sviluppato gravi effetti collaterali e poco più della metà ha sviluppato effetti avversi non gravi. Di rilievo il dato che la durata media di osservazione è stata solo di sei mesi, mentre non sono state riscontrate differenze significative di effetti collaterali tra i vari farmaci.
Resta aperto il problema del trattamento degli anziani con psicosi, spesso associata alla demenza, con tutte le ripercussioni sul caregiver. La strategia migliore sembra essere quella di un basso dosaggio per brevi periodi con controllo attento dei possibili effetti collaterali.