Pubblicato su Archives of Neurology un articolo (link) sull’attività fisica nel Parkinson con particolare riguardo alla tipologia di esercizio consigliato. A tale scopo gli autori hanno condotto un studio clinico di confronto prospettico, randomizzato, in singolo cieco su tre tipi di esercizi in pazienti con Parkinson e turbe dell’andatura. Sessantasette pazienti hanno praticato esercizi su tapis roulant a bassa intensità di esercizio oppure su tapis roulant con una maggiore intensità di esercizio oppure una combinazione di stretching e allenamento di resistenza. Dopo quattro mesi si è visto che tutti i tipi di esercizio favorivano la velocità di andatura, con un aumento della distanza percorsa a piedi in 6 minuti, maggiormente in quanti utilizzavano il treadmill a più bassa intensità di esercizio. Per quanto riguarda il fitness cardiovascolare, entrambi i gruppi con utilizzo del tapis roulant hanno dimostrato un miglioramento tapis roulant. Invece il gruppo sottoposto ad esercizi di stretching e allenamento di resistenza ha migliorato la forza muscolare e i punteggi motori alla Unified Parkinson Disease Rating Scale. Gli autori concludono che tutti e tre i tipi di esercizio portano beneficio, e la maggior parte dei pazienti possono trarre beneficio da una combinazione di allenamento a bassa intensità con stretching e resistenza.
La malattia di Parkinson è una malattia invalidante per la quale i trattamenti attuali non sono ottimali. L’ esercizio fisico è sicuro, poco costoso, con indiscutibili benefici secondari, per cui l’interesse sull’argomento è in crescita costante. Il lavoro pubblicato offre prove convincenti che l’esercizio fisico può migliorare la deambulazione e il benessere fisico dei parkinsoniani, incoraggiandone la partecipazione attiva nella gestione dei loro problemi.