La levodopa rimane la scelta migliore per i pazienti con malattia di Parkinson (MP), nonostante l’avvento di diverse classi di farmaci per la cura della malattia. Tanto emerge dall’interpretazione dei risultati della sperimentazione PD MED, pubblica su The Lancet (link). I pazienti assegnati in modo casuale a ricevere levodopa hanno mostrato leggermente, ma in maniera significativa, migliore mobilità e qualità della vita rispetto a quelli in terapia con levodopa-risparmiatori e queste differenze persistono dopo oltre 7 anni di follow-up. Inoltre, un numero inferiore di pazienti nel gruppo levodopa ha avuto bisogno di ulteriori farmaci per controllare i sintomi, al 20% contro il 40% al 64% dei pazienti sottoposti a terapia con levodopa risparmiatori. Lo studio ha arruolato 1.620 pazienti che non erano stati ancora trattati o lo erano stato per meno di 6 mesi, di cui 528 hanno ricevuto levodopa, 632 un agonista della dopamina e 460 un inibitore della monoamino-ossidasi di tipo B. La scelta del farmaco è stata lasciata ai medici curanti, con ropinirolo e pramipexolo tra gli agonisti della dopamina più comunemente utilizzati e selegilina orale come IMAO-B. Il trattamento e la valutazione non erano in cieco, ma i ricercatori sostengono che è improbabile che ciò abbia distorto i risultati a favore di levodopa. Durante il trattamento, i punteggi alla sottoscala mobilità del Parkinson Disease Questionnaire (PDQ-39) non differiva significativamente tra i due gruppi; tuttavia, il punteggio medio a 7 anni è stato migliore in maniera significativo (1,8 punti) nel gruppo levodopa rispetto ai gruppi-levodopa risparmiatori. Anche il punteggio della qualità della vita + stato significativamente migliore nel gruppo trattato con levodopa. Se si considera che le terapie con risparmiatori di levodopa sono state sviluppate per evitare di associare il trattamento con complicanze motorie va detto che effettivamente i pazienti trattati con levodopa avevano un significativo 1,52 volte più probabilità di avere discinesia (36 vs 33%), ma non c’era alcuna differenza di fluttuazioni motorie. Tuttavia, l’aggiunta di altri farmaci nei gruppi-levodopa risparmiatori ha fatto sì che, entro la fine del follow-up, la dose media giornaliera di levodopa è stata simile in tutti e tre i gruppi, che vanno 489-531 mg.
Very small but persistent benefits are shown for patient-rated mobility scores when treatment is initiated with levodopa compared with levodopa-sparing therapy. MAOBI as initial levodopa-sparing therapy was at least as effective as dopamine agonists.