Pubblicato su Annals of Neurology un articolo (link) su i criteri per la diagnosi preclinica di malattia di Alzheimer. Gli autori hanno effettuato una valutazione preliminare dei criteri preclinici stabiliti dalla Associazione Alzheimer (AA) e dal National Institute on Aging (NIA). Allo scopo sono stati utilizzati la tomografia ad emissione di positroni (PET) come biomarker di amiloidosi cerebrale, e la PET con fluorodesossiglucosio e il volume ippocampale come biomarker di neurodegenerazione. Il gruppo di valutazione era formato da 42 soggetti con diagnosi clinica di Alzheimer confrontata con un gruppo di 450 persone cognitivamente normali Gli Autori , allo scopo di classificare i vari stadi preclinici, hanno introdotte ulteriori due categorie alle tre già stabilite: Stadio 0, per indicare soggetti con biomarcatori di Alzheimer normali e nessuna evidenza di minimo deterioramento cognitivo, e sospetto non Alzheimer (Suspected non-AD pathophysiology – SNAP) per indica i soggetti con l’imaging PET per amiloide normale, ma con biomarker di neuro degenerazione anormali. .Con tale sistema è stato possibile classificare il 97% della popolazione esaminate, con solo il 3% non classificato. In particolare il 43% del campione è stato classificato come stadio 0, il 16% in fase 1, il 12% in fase 2, il 3% in fase 3, e il 23% come SNAP .
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