Pubblicato su Alzheimer Disease and Associated Disorders un articolo (link) che cerca di confermare la possibile differenziare tra Malattia di Alzheimer e demenza a corpi di Lewy in base ai segni extrapiramidali all’esame clinico. Allo scopo sono stati confrontati i dati relativi a 1826 pazienti con Alzheimer, 105 con variante a corpi di Lewy (LBV) e 130 con demenza a corpi di Lewy (LBD). Gli autori hanno tenuto conto dei dati demografici, della UPDRS, del Mini-Mental State Examination (MMSE) e della diagnosi clinica. La raffinata elaborazione statistica dei dati ha evidenziato che i soggetti LBD avevano più probabilità di essere individui di sesso maschile, più giovani, con punteggi MMSE più elevati (P <0,001) rispetto agli Alzheimer o LBV. Le differenze sono state trovate nel punteggio totale dell’UPDRS e nel numero di segni extrapiramidali (P <0.001), dopo aggiustamento per età, sesso, e MMSE. I modelli di regressione logistica hanno dimostrato che la facies amimica differenzia meglio l’Alzheimer dalla LBD (odds ratio=6.5, p <0,001).
Qualora questi riscontri dovessero essere convalidati all’indagine neuropatologica si potrà affermare che la presenza di specifici segni extrapiramidali può consentire una migliore differenziazione tra Alzheimer e LBD già in sede di esame clinico.