Pubblicato su Expert Opinion on Therapeuthic Targets un articolo (link) che evidenzia come l’EPO sia in grado di modulare molteplici vie di trasduzione di segnali cellulari per promuovere la sopravvivenza neuronale e aumentare la proliferazione e la differenziazione delle cellule progenitrici neuronali. Inizialmente, l’EPO si lega a Epor per attivare la proteina chinasi 2 Janus-tirosina (Jak2) seguita dalla modulazione della proteina chinasi B (Akt), bersaglio della rapamicina nei mammiferi, trasduttore di segnale e attivatori della trascrizione 5, proteine chinasi attivate da mitogeni, tirosina delle proteine fosfatasi, Wnt1 e fattore nucleare kB. Come risultato, l’EPO può prevenire attivamente la progressione delle malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, epilessia, sclerosi multipla e malattie del motoneurone.
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