Un possibile disturbo nella malattia di Alzheimer è l’ipersessualità. Spesso mal diagnosticata, non esistono studi randomizzati sul suo trattamento. Nei pochi lavori, per lo più aneddotici, si è affermata l’efficacia di inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI), antipsicotici, antiandrogeni e antagonisti del recettore H2. Un lavoro pubblicato su Alzheimer’s Disease and Associated Disorder (link) afferma l’efficacia terapeutica della rivastigmina in un singolo caso clinico. Il trattamento con gli inibitori delle colinesterasi è ancora controverso e richiede ulteriori approfondimenti.