Pubblicato su Neurochemical Research un articolo (link) che dimostra l’utilità di un composto del ginseng in un modello sperimentale di Alzheimer. La malattia di Alzheimer è caratterizzata dalla produzione di proteina β-amiloide e iperfosforilazione di proteina tau. L’infiammazione e la gravità del processo apoptotico sono altamente correlati con la precoce età di insorgenza della malattia di Alzheimer e sono stati associati al declino cognitivo. Il ginsennoside Rd, utilizzato nella medicina tradizionale cinese, previene il deficit cognitivo e ha effetto neuroprotettivi sulla β-amiloide 1-40. Per dimostrarlo gli sperimentatori hanno iniettato bilateralmente nell’ippocampo di cavie un aggregato peptidico di β-amiloide 1-40 e hanno iniettato per trenta giorni nel peritoneo delle cavie il ginsennoside Rd. La sostanza ha protetto dalla compromissione cognitiva e migliorato la funzione mnesica. Inoltre, il ginsennoside Rd ha alleviato l’infiammazione indotta dal peptide β-amiloide e ha svolto un ruolo nella down-regolazione della proteina caspasi-3 riducendo l’apoptosi che normalmente segue l’iniezione di peptide β-amiloide 1-40 I risultati di questo studio dimostrano che il pretrattamento di ginsennoside Rd ha effetti neuroprotettivi nel modello sperimentale di Alzheimer.
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