E’ quanto emerge da un articolo (link) pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry. Condotto con DAT-Scan, lo studio caso-controllo ha confrontato le caratteristiche cliniche e, con analisi qualitative e semi-quantitative, i reperti scintigrafici di 106 pazienti con parkinsonismo vascolare e 280 pazienti con malattia di Parkinson. I pazienti con parkinson vascolare avevano un’età superiore all’esordio e una durata di malattia inferiore rispetto ai pazienti con malattia di Parkinson. Il sintomo più frequente all’esordio era il disturbo dell’andatura nei vascolari e il tremore nella malattia di Parkinson. Il disturbo dell’andatura, l’instabilità posturale e le cadute sono più frequenti nelle forme vascolari. Il tremore a riposo o misto sono più frequenti nelle forme idiopatiche. Tra i pazienti che hanno ricevuto trattamento con levodopa solo la metà ha avuto una buona risposta nel gruppo dei vascolari. Qualitativamente la SPECT con 123 I-FP-CIT era normale nel 32,5% dei pazienti con VP e anormale in tutti i pazienti con malattia di Parkinson. L’uso di diversi modelli di analisi visiva ha mostrato una maggiore capacità di differenziare VP dal PD. L’analisi semi-quantitativa ha mostrato un assorbimento significativamente più alto nel corpo striato, caudato e putamen dei vascolari. L’indice di asimmetria è più alto nei pazienti con malattia di Parkinson. Tra i pazienti vascolari le sole cadute hanno dimostrato una correlazione con il modello visiva di SPECT. Questi dati contribuiscono alla conferma che parkinson vascolare e idiopatico sono due entità diverse cliniche. I segni neurologici, la risposta al trattamento e l’analisi qualitativa e semi-quantitativa della SPECT possono aiutare a formulare la diagnosi.
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