Pubblicato sul Journal of Neural Transmission un articolo (link) in cui si afferma che l’aumento della temperatura cutanea nella malattia di Alzheimer è associato a sonnolenza. E’ noto che in corso di Alzheimer si modifichino sia il ritmo sonno-veglia che la regolazione della temperatura. Le modificazioni caratteristiche sono costituiti da un profilo di sonno più frammentato con frequenti risvegli notturni e sonnolenza diurna, nonché una riduzione della ampiezza del ritmo circadiano della temperatura corporea. Anche se questa modifica in larga misura è il risultato di una perdita di calore dalla pelle causata da cambiamenti pronunciati nel flusso ematico nella cute e di conseguenza la temperatura della pelle (Ts), cambiamenti nel profilo diurna temperatura della pelle in AD rispetto al normale invecchiamento sono rimaste inesplorate. Nello studio sono stati esaminati 55 pazienti con Alzheimer e 26 controlli non dementi. I risultati indicano che i pazienti con Alzheimer hanno una temperatura significativamente più alta durante il giorno rispetto ai controlli anziani. In entrambi i gruppi un elevata temperatura diurna è stata associata con maggiore sonnolenza diurna. I risultati suggeriscono una sottoregolazione del flusso ematico prossimale della pelle che potrebbe contribuire alla sonnolenza diurna. Poiché la sonnolenza diurna contribuisce alla disfunzione cognitiva nell’Alzheimer si attendono ulteriori ricerche sui meccanismi sottostanti e sulla possibile reversibilità del fenomeno.
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