Neurology, la rivista di riferimento dell’American Academy of Neurology, ha pubblicato un articolo (link) nel quale si afferma che negli Stati Uniti le persone con Parkinson curate da un neurologo traggono migliore beneficio dal trattamento. Lo studio, di tipo osservazionale retrospettivo di coorte, ha valutato con analisi di regressione logistica multilivello quali erano le caratteristiche delle persone con Parkinson che hanno utilizzato il servizio Medicare tra il 2002 e il 2005. Sono stati confrontati razza, età, sesso e comorbilità ed sono stato valutato tra gli altri il rischio di frattura e di morte a sei anni. E’ stato possibile controllare più di 138.000 casi di Parkinson. Di questi solo il 58% ha ricevuto cure neurologiche tra il 2002 e il 2005. La razza e il sesso sono significativi predittori demografici di trattamento neurologico: le donne (odds ratio 0,78, intervallo di confidenza al 95%) e i non bianchi (OR 0,83, IC 95%) avevano meno probabilità di essere trattati da un neurologo. I pazienti trattati da un neurologo hanno meno probabilità di essere avviati ad una struttura d’assistenza specializzata (OR 0,79, IC 95%) e hanno un minor rischio di frattura dell’anca (OR 0,86, IC 95%). Anche il rischio di morte è inferiore nei pazieni trattati da un neurologo (hazard ratio 0,78, 95% CI 0,77-0,79).
CONCLUSIONI:
Donne e delle minoranze con il PD ottenere cure specialistiche meno spesso rispetto agli uomini bianchi. Neurologo cura dei pazienti con malattia di Parkinson possono essere associati con migliori outcome clinici selezionati e una maggiore sopravvivenza.