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Gli anziani bocciano il Servizio Sanitario Nazionale

Il 78% dei cittadini italiani è convinto che negli ultimi due anni l’erogazione dei servizi socio sanitari sia peggiorata e tra le cause di tale peggioramento, nel 62% dei casi, vi e’ la diminuzione delle risorse economiche. E’ quanto emerge da un’indagine commissionata da FederAnziani all’Istituto Piepoli e i cui risultati sono stati discussi durante il  I Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, organismo nazionale della Federazione preposto alla tutela del diritto alla salute dei cittadini. Tre cittadini su quattro bocciano il Servizio sanitario nazionale. Solo il 14% dei pazienti intervistati ritiene migliorata l’erogazione dei servizi socio sanitari.

Queste le cause percepite dagli anziani:

  • diminuzione delle risorse economiche (62%);
  • normative e decreti (21%)
  • carenze e obsolescenze delle attrezzature sanitarie (16%);
  • ruolo di consigli-ordini non scritti impartiti ai superiori dei medici (9%)
  • usi e consuetudini (7%).

Lo studio rivela inoltre che solo il 37% dei cittadini intervistati ritiene “molto” o “abbastanza” tutelato il proprio diritto personale alla salute, mentre il 61% lo ritiene tutelato “poco” o “per nulla”. Di diverso parere i medici, secondo cui, nel 66% dei casi i pazienti sono “molto” o “abbastanza tutelati” camice bianco su tre ritiene, invece, che i pazienti siano poco tutelati sul diritto alla salute. In materia di farmaci e per quanto riguarda il decreto sulla spending review, che impone ai medici di prescrivere il principio attivo, due terzi dei camici bianchi e due terzi dei cittadini si sono espressi contro il lasciar decidere al farmacista la scelta del farmaco da far assumere al paziente, con il 48% dei professionisti che si sono detti “per nulla d’accordo” con la norma.

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