Che i bilingue abbiano dei “vantaggi”, cognitivi e non, è nozione nota. Come pure è noto che le persone bilingue con Alzheimer siano per certi aspetti avvantaggiati rispetto ai monolingua. Uno studio pubblicato sull’ultimo numero di Neurology sembra confermare e dettagliare la nozione. I ricercatori, canadesi, hanno esaminato la documentazione clinica di 221 pazienti con Alzheimer ed hanno riscontrato che l’esordio della malattia in quanti parlano costantemente due o più lingue viene ritardato anche di cinque anni rispetto alla restante popolazione. Gli autori sostengono che non è il bilinguismo in quanto tale a proteggere dall’Alzheimer o da altre demenze ma piuttosto la maggiore “riserva cognitiva” del cervello di queste persone. Riserva che sarebbe arricchita, appunto, dalla maggiore stimolazione ed esperienza che deriva dalla padronanza di più lingue. I vantaggi più evidenti sono sulla perdita di memoria, la confusione, la soluzione di problemi e la programmazione.
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Do you speak two languages?
Il bilinguismo ritarda l’esordio dell’Alzheimer