
Trauma cranico moderato e sua evoluzione
E’ da tempo nota la relazione tra traumi cranici ripetuti e/o gravi e rischio di sviluppare la malattia di Parkinson. Al fine di valutare se anche il trauma cranico moderato (MTBI) abbia una correlazione con la malattia è stata effettuata e pubblicata su Archives of Physical Medicine and Rehabilitation una revisione sistematica dei lavori sull’argomento (link). Gli autori hanno ricercato tutti gli articoli che avessero come keyword trauma cranico e disturbi parkinsoniani e che avessero almeno trenta casi descritti. Sessantacinque studi sono risultati ammissibili e pertanto rivisti. Di questi cinque hanno evidenziato un basso rischio di errori per cui sono stati accettati come scientificamente ammissibili. Tra questi studi ammissibili, le definizioni di trauma cranico moderato erano altamente eterogenee. Uno studio ha trovato una significativa associazione positiva tra trauma cranico moderato e Malattia di Parkinson (odds ratio, 1.5). L’odds ratio stimato diminuisce con l’aumentare della latenza tra trauma cranico moderato e la diagnosi di malattia di Parkinson, il che suggerisce una causalità inversa. Gli altri 4 studi non hanno trovato una significativa associazione. La migliore evidenza disponibile argomenta contro una importante associazione causale tra trauma cranico minimo e Malattia di Parkinson. Sull’argomento ci sono pochi studi di alta qualità. Studi prospettici di lunga durata dovrebbero affrontare le limitazioni del trauma cranico e la possibilità di causalità inversa. Gli Autori concludono che, nel loro insieme, i risultati suggeriscono che il trauma cranico minore non contribuisce in maniera clinicamente rilevante al rischio di malattia di Parkinson. I risultati sono particolarmente convincenti per il trauma cranico minore senza perdita di conoscenza. Il campo trarrebbe beneficio da ulteriori studi che affrontano specifiche limitazioni della letteratura attuale: (1) A causa della mancanza di precisione nelle stime, gli studi non escludono un’associazione di piccola entità. Studi più grandi con esposizione di più casi aiuterebbero ad affrontare questa limitazione. (2) Vicino al tempo di insorgenza dei sintomi motori, la malattia di Parkinson può causare un trauma cranico a causa di cambiamenti nella cognizione o di controllo del motore. Questo è un importante fonte potenziale di polarizzazione in studi su questo argomento che il lavoro futuro deve considerare attentamente. (3) Studi prospettici riguarderanno la possibilità di recall bias e stabilire il rapporto temporale tra la lesione alla testa e l’insorgenza della malattia di Parkinson.