Pubblicato sul Journal of Neural Transmission un articolo (link) che analizza l’utilità della stimolazione magnetica ripetitiva transcranica (rTMS) combinata ad esercizi cognitivi nelle persone con Alzheimer. Lo studio, randomizzato e in doppio cieco, ha esaminato la sicurezza e l’efficacia della procedura. Quindici pazienti con Alzheimer sono stati suddivisi in due gruppi: uno (sette persone) ha ricevuto 1 ora al giorno di rTMS-COG, l’altro (otto persone) un trattamento fantasma. Questo cinque volte a settimana per sei settimane, poi due a settimana per tre mesi. L’obiettivo primario era il miglioramento del punteggio cognitivo all’ADAS-COG. Il secondario il miglioramento della Clinical Global Impression of Change (CGIC) e del Neuropsychiatric Inventory (NPI). Il gruppo trattato ha presentato un miglioramento nel punteggio medio ADAS-cog di 3,76 punti dopo 6 settimane rispetto a 0,47 nel gruppo placebo e di 3,52 punti dopo 4,5 mesi di trattamento, rispetto al peggioramento di 0,38 nel gruppo placebo (P=0.04 e P=0,05, rispettivamente). Si è evidenziato anche un miglioramento del punteggio medio di 3,57 CGIC (dopo 6 settimane) e 3,67 punti (dopo 4,5 mesi), rispetto al 4,25 e 4,29 nel gruppo placebo (lieve peggioramento) (P=0.05 e P=0.05, rispettivamente). La NPI non migliorava significativamente.
Studio interessante in quanto condotto in doppio cieco, sebbene su piccolo numero e per breve periodo. Il risultato è buono e non sono stati descritti eventi avversi.