E’ pacifico che una medicina moderna debba tener conto di molti fattori. Tra questi gli aspetti economici che, negli ultimi tempi, sembrano prevalere a discapito di altri non meno importanti. La razionalizzazione della spesa trova tutti d’accordo ma quando si entra nei dettagli l’argomento diventa confuso. Una metodologia corretta parte da un’analisi della situazione esistente, del trend demografico e delle malattie e si fa propositiva nell’indicare quali e quanti settori necessitano di un approccio dedicato.
E’ noto che la neurologia sia uno dei settori in espansione per patologie gravi ed onerose. E’ soprattutto l’incremento dell’età media che impegna l’assistenza socio sanitaria.
Demenza, epilessia, cefalea, sclerosi multipla, dolore neuropatico, Parkinson, stroke e traumi sono le patologie più rappresentate nel mondo occidentale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato, nel 2006, un rapporto sull’argomento “Neurological Disorders. Public health challenges“, le sfide della sanità pubblica. Queste le raccomandazioni finali:
- impegnarsi per ridurre gli oneri causati dalle malattie neurologiche;
- impegnarsi in campagne ed iniziative globali e locali, finalizzate a rendere consapevoli la società e i professionisti;
- elaborare strategie innovative per approcciare lo stigma e la discriminazione che accompagnano le malattie neurologiche;
- rinforzare le sinergie tra le cure neurologiche e il sistema sanitario;
- potenziare la riabilitazione;
- definire le priorità della ricerca, costruendo e intensificando le collaborazioni sia a livello nazionale che internazionale.
2 risposte su “Neurologia oggi (1)”
[…] il discorso iniziato nel post dell’8 ottobre la lettura del rapporto “Neurological Disorders. Public health challenges“ […]
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