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generale Neurologia

Neurologia oggi (2)

Sull’importanza dell’epidemiolgia e dei fattori sociali nell’organizzazione dei servizi sanitari.

Proseguendo il discorso iniziato nel post dell’8 ottobre la lettura del rapportoNeurological Disorders. Public health challenges“ offre altri importanti spunti di riflessione.

Innanzitutto c’è una differenza fondamentale tra l’approccio del neurologo e quello dell’epidemiologo. Laddove il primo affronta le singole problematiche cliniche del singolo paziente (d’altronde è questo il suo compito) il secondo deve tener conto dell’ampio spettro di problematiche dell’intera popolazione in un dato territorio in un certo intervallo di tempo. L’azione intelligente dei due professionisti e della politica sanitaria deve essere mirata alla convergenza di tali esigenze. Cito l’OMS “build bridges betwen these two approaches

Alla luce di questa considerazione la sanità pubblica viene definita come una scienza finalizzata

  • alla prevenzione delle malattie,
  • all’allungamento della vita e
  • alla promozione della salute e del benessere.

Lo scopo va perseguito attraverso l’impegno congiunto della comanità rivolto a:

  • risanamento dell’ambiente,
  • controllo delle malattie trasmissibili,
  • organizzazione dei servizi medico e infermieristico per la diagnosi precoce e la prevenzione della malattia,
  • educazione della persona nella salute personale,
  • sviluppo della macchina sociale per garantire a tutti un tenore di vita sufficiente a garantire il mantenimento o il miglioramento della salute.

Non a caso L’OMS definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e il benessere sociale e non semplicemente assenza di malattia o di infermità”

E sono proprio gli aspetti sociali quelli che, sebbene non evidenti nella loro immediatezza nella pratica quotidiana del singolo professionista, incidono in maniera significativa sullo stato di salute di un’intera popolazione. Se è vero, come è vero, che le popolazioni povere soffrono di cattiva salute questa può essere curata solo con misure dirette a correggere le disuguaglianze sociale. A volte si tratta di misure intese a ridurre la povertà in generale a volte si tratta di misure in apparenza banali, quali l’obbligatorietà del casco che ha ridotto di molto la mortalità e i danni permanenti da trauma cranico.

(Continua …)

(fonte: Neurological Disorders. Public health challenges. WHO 2006)

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