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Osservasalute 2010 (prima parte)

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha pubblicato il Rapporto Osservasalute 2010. Su una sostanziale tenuta del Sistema Sanitario Nazionale spicca un’evidente frattura fra le due Italie: quella del Centro-Nord con assistenza tutto sommato soddisfacente e quella del Sud con deficit economico e qualitativo. Fanalini di coda: Lazio, Campania e Sicilia responsabili da sole del 67% del deficit.
Si riportano alcuni brani del rapporto il cui obiettivo “è di mettere a disposizione di coloro che hanno responsabilità decisionali dati oggettivi e scientificamente rigorosi per adottare azioni adeguate, razionali e tempestive per la salute delle popolazioni di riferimento”.
“In alcune regioni la mancata o ritardata riorganizzazione dei servizi socio-sanitari in base alla domanda, non ha consentito di adeguare la relativa offerta locale rispetto alle specifiche caratteristiche demografiche ed epidemiologiche delle popolazioni residenti, per cui permangono, o addirittura peggiorano, situazioni di non adeguata assistenza sanitaria … Ciò dipende dalla mancanza di razionali scelte programmatorie, organizzative e gestionali e dalle ripercussioni della crisi economica che ha investito il nostro Paese. Evidente … la necessità … e l’urgenza di intervento da parte di tutte le Istituzioni di settore … per evitare o cercare di attenuare l’allargamento del differenziale di salute garantendo a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza e dallo status socio-economico, un’adeguata ed equa assistenza sanitaria. Inoltre, una buona ed oculata programmazione sanitaria, garantirebbe ai cittadini non solo un miglior stato di salute, ma anche una più solida tenuta economica e sociale della propria regione

(continua)

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