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Neurologia

La consapevolezza di malattia nell’Alzheimer.

Un’interessante ricerca, tutta italiana, è stata pubblicata su Brain. Partendo dalla considerazione che l’inconsapevolezza dei deficit cognitivi è un sintomo, spesso precoce, della malattia di Alzheimer i ricercatori hanno studiato, con la Risonanza Magnetica Funzionale, la perfusione cerebrale ed hanno riscontrato una ipoperfusione frontale. Lo studio è stato condotto su 29 pazienti con Alzheimer sottoposti dapprima ad una batteria neuropsicologica mirata su funzioni quali il comportamento, l’umore, l’apatia e la disinibizione oltre che sui classici test per memoria, prassie e linguaggio. Subito dopo è stata effettuata una fMRI durante l’esecuzione di compiti go/no-go. Si è così osservato che i pazienti inconsapevoli del deficit presentano alterazioni a livello della zona anteriore del cingolo (zona 24 di Brodmann) e nella corteccia prefrontale rostrale (zona 10 di Brodmann) oltre che nel giro temporale di sinistra (zone 21 e 38 di Brodmann), nello striato e nel cervelletto. Questo risultato suggerisce l’ipotesi che l‘inconsapevolezza del deficit nella fase precoce della malattia di Alzheimer è associata con il ridotto reclutamento funzionale delle regioni cingolofrontale e parietotemporale e che l’apatia e la disinibizione possono essere i segni premonitori delle variazioni comportamentali nei pazienti incosapevoli.

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