Che l’olfatto sia alterato anche precocemente in malattie neurodegenerative quali il Parkinson è nozione nota e consolidata. Mancano tuttavia lavori tendenti a verificare la stessa possibilità nella malattia di Alzheimer. E’ quanto si afferma nell’articolo pubblicato su Laryngoscope (link). Una approfondita ricerca bibliografica non ha consentito di trovare studi randomizzati e controllati sull’argomento. Nei due studi longitudinali selezionati sono stati esaminati rispettivamente 126 e 13 pazienti con MCI. Nel primo studio dopo tre anni 33 pazienti (il 26%) diventava Alzheimer, di questi più facilmente quelli con UPSIT basso e sensibilità di predizione del 48,5%. Dati simili anche nel secondo studio, con campione più basso e metodologia statistica meno accurata.