E’ da tutti riconosciuto che il dolore, e altri sintomi non motori, nella malattia di Parkinson è una delle principali cause di ridotta qualità della vita. All’argomento viene dedicato una articolo su Movement Disorder (link)
Il dolore nella malattia di Parkinson può essere classificato in diversi sottotipi: muscolo-scheletrico, distonico, radicolare neuropatico e centrale. L’insorgenza del dolore può variare in relazione ai sintomi motori e può precedere la comparsa di sintomi motori di diversi anni o manifestarsi dopo che la diagnosi di malattia di Parkinson è stata posta. Il dolore nella malattia di Parkinson è spesso sottostimato ed è inadeguatamente trattato.
Quello legato alle distonie da levodopa può rispondere ai farmaci dopaminergici. La terapia dopaminergica può migliorare anche i dolori muscolo-scheletrici correlati alla rigidità e all’acinesia, così come all’acatisia. Iniezioni di tossina botulinica possono essere efficaci per il trattamento del dolore da distonia focale. In alcuni casi è stato riportato un miglioramento di dolori e disestesie dopo DBS.
La maggiore comprensione dei circuiti neuronali dei gangli della base ha fornito ulteriori approfondimenti sulla patogenesi del dolore nel PD ma l’esatto meccanismo di elaborazione e modulazione del dolore rimane poco chiaro.