I pazienti con la variante semantica di afasia progressiva primaria, conosciuta anche come demenza semantica, e quelli con malattia di Alzheimer presentano entrambi deficit nella memoria semantica. Tuttavia, sono pochi gli studi comparativi condotti per determinare se questi gruppi di pazienti hanno distinti deficit di memoria semantica. Nel lavoro pubblicato su Brain (link) è stato chiesto a 15 pazienti con variante semantica di afasia progressiva primaria e a 57 pazienti con malattia di Alzheimer di giudicare l’appartenenza alla categoria semantica di foto a colori e parole stampate che sono familiari e categorie costruite, a tutti è stata misurato il grado di atrofia della sostanza grigia. Entrambi i gruppi hanno mostrato una compromissione significativa del compito. Inoltre, i pazienti con variante semantica di afasia progressiva primaria avevano un deficit molto più importante per gli oggetti naturali che per i manufatti. Entrambi i gruppo presentavano un’atrofia che includeva porzioni del lobo temporale sinistro. Le analisi di regressione hanno correlato la performance della variante semantica di afasia progressiva primaria alle porzioni ventrale e mediale del lobo temporale sinistro, mentre nella malattia di Alzheimer le prestazioni erano correlate anche alle regioni temporo-parietali laterali nell’emisfero sinistro. Sia la variante semantica di afasia progressiva primaria che la malattia di Alzheimer sono significativamente compromesse nei compiti di giudizio di appartenenza ad una categoria semplice e il valore selettivo per i generi naturali nella variante semantica di afasia progressiva primaria è legata in parte alla corteccia visiva associativa nella porzione ventrale-mediale del lobo temporale sinistro.
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