Categorie
Neurologia

Le età del Parkinson

Sono molte le questioni ancora irrisolte nel Parkinson: come incide l’età? e i farmaci? è possibile prevedere quale sarà il decorso della malattia? e dell’efficacia e degli effetti collaterali dei farmaci? Ad alcuni di questi quesiti risponde un articolo pubblicato su Movement Disorder. In esso vengono appunto esaminate le manifestazioni motorie del Parkinson in relazione all’età di esordio della malattia (The motor phenotype of Parkinson’s disease in relation to age at Onset)
Partendo dalla considerazione che la malattia di Parkinson è eterogenea gli autori hanno studiato l’associazione fra le caratteristiche cliniche e l’età d’inzio in 358 pazienti.
Si è così evidenziato che il tremore è due volte più frequente in quanti la malattia inizia dopo in 64 anni rispetto a quelli con l’inizio sotto i 45 (EOPD – Early Onset Parkinson Disease) e diventa sempre più frequente con l’aumento dell’età d’inizio.
Le distonie interessano il 60% degli EOPD, con un elevato rischio nei pazienti in cui la malattia è iniziata prima dei 48 anni. In questo studio l’età all’inizio ha mostrato di essere un forte preannunciatore dello sviluppo di discinesie, con la più giovane età connessa ad un elevato rischio di discinesie.
Quali conclusioni si possono trarre?
La prima, già applicata nella pratica quotidiana è che conviene utilizzare la levodopa il più tardi possibile, soprattutto nei giovani.
La seconda, ma questo può essere opinabile, soprattutto alla luce del fatto che mancano, evidenze sufficienti è che esistano “I Parkinson”, malattie con caratteristiche comuni ma con fisiopatologia, prognostico e risposta alle terapie attuali differenti.

Una risposta su “Le età del Parkinson”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.