Categorie
generale Neurologia

Una “botta in testa”

Il Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry ha pubblicato uno studio caso-controllo che ha evidenziato come il rischio di mortalità dopo un trauma cranico è elevato anche dopo 13 anni dall’evento, indipendentemente dalla gravità della ferita.
La differenza è particolarmente significativa nel gruppo dei giovani adulti (15-54 anni) rispetto agli anziani, pressochè quintuplicata.
L’anno più rischioso è quello che segue l’evento traumatico.
Nello studio sono stati esaminati 757 pazienti con traumi cranici comparati a due gruppi di controllo, uno persone omogeneo per età, sesso, condizione socioeconomica e l’altro per durata del ricovero.
I fattori demografici non sembrano spiegare il rischio di morte dopo trauma cranico per cui è necessario comprendere quali sono i fattori che potrebbero determinare la vulnerabilità post traumatica e spiegare le cause di morte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.