Pubblicato sul Journal of Neurology (link) un articolo sulla scialorrea nel Parkinson. Il disturbo, perdita di saliva dalla bocca, è molto fastidioso e condiziona negativamente la qualità della vita del paziente. I dati finora pubblicati non consentivano una precisa definizione della prevalenza del disturbo, ampiamente variabile da una casistica all’altra. Gli autori hanno indagato circa una possibile prevalenza della perdita di saliva contro l’accumulo della stessa ed hanno confrontato il fenomeno diurno contro notturno. E’ stato tenuto conto dell’età, della durata della malattia, dell’UPDRS III e dello stadio Hoehn e Yahr di 104 pazienti ambulatoriali consecutivi. La scialorrea è stata valutata con un questionario specifico (ROMP-saliva) ed un logopedista ha valutato l’espressione del viso, l’apertura involontaria della bocca e la difficoltà di respirazione con il naso, nonchè la posizione e la respirazione a letto durante la notte. Trenta pazienti (29%) non presentavano scialorrea, 45 pazienti (43%) avevano la sensazione di accumulo di saliva o presentavano scialorrea solo notturna, e 29 (28%) avevano scialorrea diurna (24 anche notturna). La scialorrea si presentava nelle persone con durata di malattia più lunga (10 vs 7 anni, p=0,01) ed era indipendentemente associata con l’apertura involontaria della bocca (OR = 2,0) e la disfagia (OR = 1.2).
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