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cultura e spettacoli

Alchemy

Alchemy
Moses Pendleton si autodefinisce coreografo e illusionista e questo è quel che riesce a trasmettere al pubblico in tutte le sue rappresentazioni. Ballo e fantasmagoriche illusioni. Anche nel suo ultimo lavoro, Alchemy, si assiste a un’ora e mezza di spettacolari acrobazie, aiutate da artifici tecnici e da una sapiente colonna sonora. E se “è il fin dell’artista la meraviglia” lo scopo riesce alla perfezione. Pubblico entusiasta, artisti perfetti, tutto calibrato in quella che poi si rivela essere una giostra. Pendleton fa un minestrone, elabora spezzoni di sue idee coreografiche e li mette insieme dandogli un titolo “alchemico” che vorrebbe simboleggiare la trasformazione degli elementi e il mistero della vita. Lo spettatore attento percepisce questi suggerimenti ma non trova una unitarietà di rappresentazione. Sembra che Pendleton sia preoccupato solo di dimostrare quanto sia bravo, di meravigliare con i suoi giochi di prestigio. Alla fine lo spettacolo Alchemy, intrattiene ma non convince. Piuttosto una rappresentazione barocca, fatta di estro e fantasia a volontà. Esibizione atletica muscolare di altissimo livello e poco altro. Lo spettacolo inizia con un pesce, l’elemento acqua, e dei girasoli, tubi intorno ai quali girano i ballerini vestiti di rosso a rappresentare il fuoco. E poi vengono l’aria, il volo, il nero della terra, attrazioni e repulsioni, riferimenti alla nascita con ballerine prima steatopigie, poi pettorute ed infine gravide. Tutto ben realizzato ma scollegato. Un vivid dream che poteva essere meglio espresso dando una continuità alla storia ed evitando inutili, ridondanti sequenze. Probabile che Pendleton abbia dovuto tener conto delle esigenze sceniche e dei tempi di recupero dei suoi ballerini, ma quando uno vola alto dovrebbe impegnarsi a confezionare storie che possono essere ricordate e narrate, evitando gli eccessi e le sbavature. La sua ricerca della pietra filosofale appare ancora lontana e non vorremmo che il suo unico, legittimo, scopo fosse l’incasso al botteghino.

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