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Rapporto su integrazione e continuità assistenziale

Presentato il rapporto “Misurazione e valutazione dell’integrazione professionale e sulla continuità delle cure” nato dalla collaborazione tra FIASO e Cergas (link) Obiettivo dichiarato era la verifica della presa in carico del paziente sia in ospedale che sul territorio con particolare riguardo alla continuità assistenziale. I ricercatori hanno applicato una scala di valutazione numerica che, con valore da 0 a 5, teneva conto di accessibilità dei servizi, qualità delle relazioni medico-paziente e unitarietà diagnostico terapeutica percepita dagli assistiti. L’indice di integrazione che ne derivava si attestava intorno a 3,00. Con una differenza significativa: i medici di famiglia non andavano oltre il valore di 2,69 (per i tumori, mentre era 2,40 per il diabete e 2,39 per le insufficienza respiratoria) mentre gli specialisti partivano da 3,65 (per i problemi respiratori) e raggiungevano il 4,03 per il diabete. Assolutamente carente la comunicazione, ancora affidata al cartaceo (cartella clinica e “ricetta”), mentre solo il 2% utilizza strumenti come la mail.

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