E’ possibile individuare le caratteristiche di base che rendono un uomo serial killer? alla domanda da una risposta molto interessante il libro di Kevin Dutton The Wisdom of Psychopaths: What Saints, Spies, and Serial Killers Can Teach Us About Success(link). L’autore ha analizzato oltre cinquemila interviste tratte da un’indagine sulle psicosi ed ha attribuito una valutazione ad elementi come la crudeltà, il fascino, la forza mentale, il coraggio, la consapevolezza e l’azione. Quando presenti in maniera preminente aumenta il rischio di sviluppare psicosi simili a quelle dei “serial killer”. L’autore sostiene che c’è una scala di “follia”, lungo la quale siamo tutti seduti. Sconcerta il dato che un neurochirurgo brillante che manca di empatia ha molto in comune con un serial killer che uccide per il piacere di uccidere. Dutton sostiene che ci sono “psicopatici funzionali“, diversi dai loro omologhi assassini, che usano la loro personalità distaccata, inflessibile, carismatica per avere successo nella società odierna e che incredibilmente, in alcuni settori, più le persone sono “psicopatiche” più è probabile che raggiungono il successo. E stila anche una graduatoria di queste personalità: amministratori delegati, avvocati e lavoratori nei media, venditori, chirurghi, giornalisti, religiosi, chef, poliziotti e impiegati pubblici sono le categorie più esposte al rischio. All’estremo opposto badanti, infermiere, terapisti, artigiani, stilisti, lavoratori del settore sociale, insegnanti, designer, medici e ragionieri.