I ricercatori della School of Science presso l’Università dell’Indiana hanno sviluppato un modello matematico dei circuiti neurali cerebrali che può fornire una migliore comprensione su come e perché le informazioni non vengono trasmesse correttamente nel cervello dei pazienti colpiti da malattia di Parkinson. I ricercatori, esaminando lo scambio dei segnali elettrici all’interno del cervello, hanno dimostrato che la ripetitiva sovrapposizione delle scariche neuronali può determinare ondate di attività cerebrale troppo sincronizzate. Hanno quindi sviluppato un modello matematico dei circuiti cerebrali che permette di comprendere quanto non si è potuto ottenere da studi sperimentali o clinici su cervelli animali o umani. Con questa nuova modellazione ora si possono studiare meglio i meccanismi di trasmissione delle informazioni nel cervello parkinsoniano, sia i meccanismi di come lavora che il modo in cui sbaglia. Queste conoscenze sono fondamentali per l’eventuale sviluppo di terapie dirette a correggere i difetti di trasmissione trovati nelle persone colpite da Parkinson. Una prima possibile applicazione pratica sembra essere nella DBS in quanto, pur avendo a disposizione gli strumenti necessari per la stimolazione cerebrale profonda non abbiamo gli algoritmi, le formule e gli altri strumenti matematici necessari per sapere cosa stiamo cercando di stimolare e come.
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