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Patto per la salute

La conferenza Stato-Regioni ha annunciato la quantificazione del PSN 2012. L’ammontare delle risorse è di 108,779 miliardi di euro, di cui 106,582 andranno ripartiti tra le Regioni. Alla Campania, regione con i conti in rosso, costretta al piano di rientro andranno 145 milioni di euro in più per un fondo totale di 9,9 miliardi di euro. Il presidente della conferenza, Vasco Ernani, ha affermato che adesso bisogna lavorare al Patto 2013-2015 che “deve rappresentare l’opportunità per rilanciare le cure primarie, lo sviluppo delle reti sul territorio soprattutto per far fronte a cronicità e non autosufficienza, per una forte integrazione del Sistema Sanitario, l’elaborazione di regole migliori per i piani di rientro delle Regioni in disavanzo e uno sforzo congiunto Governo–Regioni per una politica di investimento adeguati finalizzati all’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie pubbliche”. Anche i Sindacati confederati, che non partecipano al tavolo di trattative riservato agli amministratori locali e al governo centrale, hanno affermato che la definizione del nuovo Patto per la Salute deve essere l’occasione per investire nel Servizio Sanitario Nazionale, già tanto colpito dalle ultime manovre finanziarie, come strumento di equità sociale e fattore di crescita, elementi indispensabili anche per affrontare la difficile crisi che investe il Paese. Tra le priorità individuate emerge il sostegno ai processi di riorganizzazione e di riconversione dei servizi: assistenza distrettuale, cure primarie, integrazione socio sanitaria, non autosufficienza. Ancora disattesa la realizzazione per tutti dei Livelli Essenziali di Assistenza, elemento ancora più etico del semplice pareggio di bilancio.

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