E’ quanto emerge dalla ricerca “Le nuove tutele oltre la crisi. Il welfare possibile per giovani, migranti e non autosufficienti” realizzata dal Censis per il Forum Ania-Consumatori e presentata nei giorni scorsi a Roma. A sopportare il carico dell’assistenza sono soprattutto le famiglie con costi elevati e quasi mai sostenuti dall’assistenza pubblica, Dalla ricerca emerge che per un welfare più efficiente e modulato sui nuovi bisogni di protezione, la maggioranza degli italiani individua tra le azioni possibili l’eliminazione degli sprechi e un maggior coinvolgimento del privato nel sistema previdenziale e sanitario, pur mantenendo il ruolo prevalente e di garanzia dello Stato. Lo studio rileva la necessità da parte degli intervistati di un sistema più responsabile e vicino, anche geograficamente, alle loro esigenze: il 59% vorrebbe che le amministrazioni regionali si occupassero di questi servizi con sempre maggiori responsabilità. Anche gli operatori che erogano i servizi e gli amministratori locali sembrano in sintonia con l’opinione pubblica: in particolare, il 70% degli amministratori dichiara di considerare efficace la partnership pubblico/privato per i servizi in generale, mentre il 37% è assolutamente favorevole a un maggior coinvolgimento delle imprese e degli enti anche nel sistema sanitario territoriale.
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