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Decretone Sanità

Minaccia di abortire ancor prima di venir discusso e votato il maxi decreto presentato dal ministro Balduzzi. Forse troppa carne a cuocere, forse la gestione non scaturita da un ampio dibattito politico e da principi ispiratori deiversi dalle esigenze di bilancio. Il timore è che, ancora una volta, il governo “tecnico” abbia seguito una direttiva oscura ai più e che, ancora una volta, “ragioni di stato” (il contenimento della spesa) faranno passare una legge impopolare. Inevitabile il rinvio. Verosimile la rielaborazione anche se, si tema, sarà solo un’incipriata, così come già successo con i “tagli lineari”. Nel frattempo il ministro ha messo le mani avanti: “nessun problema se il decreto slitta. Confido nell’approvazione al più presto possibile, ma se ci fosse qualche cambiamento e qualche dilazione per ragioni di tipo tecnico non sarebbe un problema. L’ipotesi che avevamo fatto  era di approvare il decreto venerdì 31 agosto, ma si tratta di un testo importante con molti profili che si prestano giustamente a discussione. Quindi nella massima serenità si stanno avviando gli approfondimenti del caso. Io mantengo l’impegno preso in Consiglio dei ministri”.

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