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Neurologia

Video sul Parkinson

Un’interessante rassegna di video d’epoca è stata pubblicata su Lancet a corredo di un articolo dal titolo Moving Pictures of Parkinson Disease (link). Oggi, il video è il modo ideale per registrare le caratteristiche cliniche della malattia di Parkinson, ed è ampiamente utilizzato come strumento didattico e di discussione dei casi difficili. Ma fin dalle prime osservazioni cliniche le immagini hanno caratterizzato i resoconti medici della malattia di Parkinson. Anche nella descrizione originale di Parkinson, pubblicata a Londra nel 1817, sono presenti immagini sotto forma di bozzetti. Le prime foto di pazienti provengono da Jean-Martin Charcot e collaboratori presso l’ospedale Salpêtrière di Parigi. Nel 1878 Charcot aprì un laboratorio fotografico avvalendosi della collaborazione di Albert Londe, un abile fotografo, che diventò la figura chiave del reparto. Nel frattempo lo sviluppo della cinematografia fece sì che, siamo all’anno 1887, la nuova tecnica venisse applicata alla medicina e, in particolare, all’analisi del cammino. Stranamente non furono ripresi parkinsoniani fino a tutto il 1895, data ufficiale della nascita del cinematografo. Il video più antico di pazienti con malattia di Parkinson proviene dalla Romania. Gheorghe Marinescu studiò l’andatura normale e patologica. Pubblicò diversi studi sulla emiplegia organica o isterico, la paraplegia e l’atassia, Nel suo archivio è stata ritrovata una breve sequenza di 12 secondi che mostra un gruppo di pazienti con l’andatura e la postura tipica del Parkinson. Interessante anche la collezione dell’anatomista e neurologo belga Arthur Van Gehuchten (1861-1914). All’inizio del 20° secolo, Van Gehuchten riconobbe il potenziale della cinematografia per catturare i segni di malattie neurologiche come supporto didattico e documentale della cartella clinica. Effettuò quindi una raccolta cinematografica completa su pazienti affetti da malattie nervose. Una parte importante di questa collezione è sopravvissuta ed è conservato presso la Cinematek (Cineteca Reale del Belgio) a Bruxelles. Esso ammonta a circa 3 ore di brevi sequenze, che vanno da pochi secondi ad alcuni minuti. La collezione Van Gehuchten include filmati di 12 pazienti con malattia di Parkinson. Alcuni di questi video vengono ripresi dall’articolo pubblicato su Lancet. Molto meglio di un disegno o di una fotografia questi film colgono e riproducon le caratteristiche archetipiche cliniche della malattia. La bradicinesia è evidente in tutti i pazienti, con tutti i gradi di severità della lentezza, esitazione e povertà di movimento. Il tremore per lo più degli arti, ma a volte di tutto il corpo è abbondantemente documentato. Il tremore cospicuo di mento, labbra e lingua è esemplificato in un primo piano di un paziente. Non sono osservate discinesie, corea o distonie. La rigidità assiale e la postura flessa del tronco, delle braccia e delle gambe, la mancanza dei movimenti pendolari, lalentezza del passo sono tutte ben esemplificate. Anche il freezing viene registrato. In un paziente si osserva una spiccata, una inclinazione laterale del tronco. In tutti i pazienti la facies è amimica. A guardare questi film si percepisce un legame di compassione e di fiducia tra il medico modestamente nascosto dietro la telecamera e il suo paziente. I film spesso sono girati nel loro ambiente familiare, come un giardino o un cortile. Questi film straordinariamente ben conservati rappresentano una precisa iconografia del Parkinson di eccezionale interesse storico, tanto più le caratteristiche cliniche documentate qui sono quelle dei pazienti prima dell’avvento della terapia con L-dopa.

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