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Social Network: una nuova malattia

Social network: relazioni troppo virtuali e poco reali

Il video “Look up” sta spopolando in rete con il suo messaggio virale: l’eccessivo uso dei social network ci allontana dalla vita reale. Quante occasioni perdute? quanto crescente isolamento? quante incomprensioni, problemi? Migliaia di amici in rete e nessuna persona concreta con cui interagire. L’autore, il londinese Gary Turk, ha scritto “A spoken word film for an online generation“, una sorta di rap che accompagna immagini di “ordinario” isolamento urbano, sottolineando l’attuale incapacità a guardarsi negli occhi. Il video pubblicato su Youtube (link) ha superato trenta milioni di visualizzazioni. Resta da verificare se il suo consiglio finale è stato preso in considerazione.
Questo il testo (originale e traduzione)

I have four-hundred-and-twenty-two friends, yet I’m lonely
I speak to all of them everyday, yet none of them really know me
The problem I have sits in the spaces between
Looking into their eyes or at a name on a screen
I took a step back and opened my eyes
I looked around and realize
That this media we call social is anything but
When we open our computers, and it’s our doors we shut
All this technology we have is just an illusion
Community companionship a sense of inclusion
Yet when you step away from this device of delusion
You awaken to see a world of confusion
A world where we’re slaves to the technology we mastered
Where information gets sold by some rich greedy bastard
A world of self-interest, self-image, self-promotion
Where we all share our best bits, but, leave out the emotion
We’re at our most happy with an experience we share
But is it the same if no one is there?
Be there for your friends and they’ll be there too
But no one will be if a group message will do
We edit and exaggerate, crave adulation
We pretend not to notice the social isolation
We put our words into order and turn our lives a-glistening
We don’t even know if anyone is listening
Being alone isn’t a problem let me just emphasize;
If you read a book, paint a picture, or do some exercise
You’re being productive at present not reserved to recluse
You’re being awake and attentive and putting your time to good use
So when you’re in public, and you start to feel alone
Put your hands behind your head, step away from the phone!
You don’t need to stare at your menu, or at your contact list
Just talk to one another, learn to coexist
I can’t stand to hear the silence of a busy commuter train
Where no one to talk for the fear of looking insane
We’re becoming unsocial, it no longer satisfies
To engage with one another, and look into someone’s eyes
We’re surrounded by children, who since they were born
Have watched us living like robots, who now think it’s the norm
It’s not very likely you’ll make worlds greatest dad
If you can’t entertain a child without using an iPad
When I was a child, I’d never be home
Be out with my friends on our bikes we’d roam
I’d wear holes on my trainers, and graze up my knees
We’d build our own clubhouse, high up in the trees
Now the parks so quiet, it gives me a chill
See no children outside and the swings hanging still
There’s no skipping, no hopscotch, no church and no steeple
We’re a generation of idiots, smart phones and dumb people
So look up from your phone, shut down the display
Take in your surroundings, make the most of today
Just one real connection is all it can take
To show you the difference that being there can make
Be there in the moment when she gives you the look
That you remember forever as ‘when love overtook’
The time she first hold your hand, or first kiss your lips
The time you first disagree and you still love her to bits
The time you don’t have to tell hundreds of what you’ve just done
Because you want to share this moment with just this one
The time you sell your computer, so you can buy a ring
For the girl of your dreams, who is now the real thing
The time you want to start a family, and the moment when
You first hold your little girl and get to fall in love again
The time she keeps you up at night, and all you want is rest
And the time you wipe away the tears as your baby flees the nest
The time your baby girl returns, with a boy for you to hold
And the time he calls you granddad and makes you feel real old
The time you’ve taken all you’ve made, just by giving life attention
And how you’re glad you didn’t waste it, by looking down at some invention
The time you hold your wife’s hand, sit down beside her bed
You tell her that you love her and lay a kiss upon her head
She then whispers to you quietly as her heart gives a final beat
That she’s lucky she got stopped by that lost boy in the street
But none of these times ever happened, you never had any of this
When you’re too busy looking down, you don’t see the chances you miss
So look up from your phone, shut down those displays
We have a final act existence a set number of days
Don’t waste your life getting caught in the net
‘Cause when the end comes nothing’s worse than regrets
I’m guilty too of being part of this machine
This digital world, we are heard but not seen
Where we type as we talk, and we read as we chat
Where we spend hours together without making eye-contact
So don’t give into a life where you follow the hype
Give people your love, don’t give them your ‘like’
Disconnect from the need to be heard and defined
Go out into the world, leave distractions behind.
Look up from your phone
Shut down that display
Stop watching tris video
Live life the real way

Ho 422 amici, ma sono ancora solo
parlo con loro ogni giorno, ma nessuno di loro ancora mi conosce sul serio
il problema che ho è nella distanza che c’è
tra guardarli negli occhi o leggere un nome sullo schermo
ho fatto un passo indietro e aperto gli occhi
mi sono guardato intorno e ho realizzato
che i media che noi chiamiamo sociali tutto sono tranne che
perché quando apriamo i nostri computer noi stiamo chiudendo le nostre porte
tutta questa tecnologia che abbiamo è solo un’illusione
la compagnia delle comunità dà si la sensazione di far parte di qualcosa
ma quando ti disconnetti da questi strumenti di delusione
ti risvegli e vedi un mondo di confusione
un mondo in cui siamo tutti schiavi della tecnologia che abbiamo creato,
dove l’informazione viene venduta da qualche bastardo avido riccone
un mondo fatto di egoismo, narcisismo, auto-promozione,
dove tutti condividiamo i nostri “pezzi migliori”, eccetto le emozioni
siamo al settimo cielo se condividiamo un’esperienza
ma è lo stesso se non c’è nessuno lì?
sii presente per i tuoi amici e anche loro lo saranno
ma nessuno lo sarà se invierai messaggi di gruppo
pubblichiamo ed esageriamo, siamo avidi di adulazione
facciamo finta di non accorgerci dell’isolamento sociale
mettiamo le parole in mostra e spegniamo le nostre vite opache,
non sappiamo nemmeno se qualcuno è in ascolto
stare da soli non è un problema, fatemelo sottolineare
se leggete un libro, dipingete un quadro o fate un po’ di moto
sarete produttivi nel presente e non chiusi nella riservatezza
sarete rimasti svegli e attenti e avrete fatto fruttare il vostro tempo
così, quando siete tra la gente e iniziate a sentirvi soli
mettete le vostre mani sulla testa e lasciate il cellulare!
non avete bisogno di fissare il menu o la lista di amici
basta parlare con gli altri, imparare a convivere
non posso sopportare il silenzio di un treno pieno di pendolari
dove nessuno parla per paura di sembrare matto
stiamo diventando asociali, non ci piace più
impegnarci in una conversazione e guardarci negli occhi.
siamo circondati da bambini, che da quando sono nati,
ci hanno visto vivere come robot, e ora pensano che sia normale.
forse non sei il miglior padre del mondo,
se non sei in grado di intrattenere tuo figlio senza un iPad
quando ero bambino, non stavo mai a casa
ero fuori con i miei amici, in bicicletta
indossavo scarpe da ginnastica bucate e ginocchia pieni di graffi
costruivamo i nostri rifugi in alto tra gli alberi
adesso i parchi sono così silenziosi da far spavento
non vedo bambini in giro e le altalene sono ferme.
nessuno salta, nessuno gioca a campana, nessuno recita filastrocche.
siamo una generazione di idioti, popolo muto e schiavi degli smartphone
quindi leva gli occhi dal telefonino, spegni lo schermo
immergiti in ciò che ti circonda, prendi il meglio della
anche un solo vero contatto è tutto quello che puoi prendere
per capire la differenza che questo può produrre
sii presente il momento in cui lei ti guarda
così ricorderai per sempre il colpo di fulmine
la prima volta che lei ti prese per mano o baciò le tue labbra
il vostro primo litigio e la riconciliazione
Non devi dire centinaia di parole per quello che hai fatto
perché ti interessa condividerla con la persona che conta.
quando vendi il tuo computer per comprare un anello
alla ragazza dei tuoi sogni, che ora è diventata reale
quando decidete di metter su famiglia, e quando per la prima volta
tieni in braccio tua figlia e ti innamori di nuovo.
quando non vi fa dormire la notte e tutto ciò che volete è riposare.
quando è ora di asciugarsi le lacrime perché lei lascia il nido.
quando la tua bambina ritorna, con un neonato da cullare,
e quando ti chiama nonno e ti fa sentire davvero vecchio.
quando ti accorgi di aver fatto tutto, solo dando attenzione alla vita
e come sei lieto di non averla sprecata, tenendo lo sguardo basso su un’invenzione
quando tieni la mano di tua moglie, seduto accanto al suo letto,
dicendole quanto la ami e baciandola sulla fronte,
e lei ti sussurra quietamente, mentre il suo cuore fa un ultimo battito,
quanto sia stata fortunata ad essere fermata da quel ragazzo che si era perso
ma nessuno di questi momenti sarebbe mai potuto accadere, non avresti mai potuto viverli
se sei troppo occupato a guardare in basso, non puoi vedere le opportunità che perdi
quindi alza gli occhi dal telefonino, spegni quello schermo
noi abbiamo un numero predefinito di giorni
non sprecare la tua vita catturato nella rete
perché quando arriva la fine non c’è niente di peggio del rimpianto
anche io sono colpevole di far parte di questo meccanismo,
il mondo digitale, dove ci si sente ma non ci si vede
dove digitiamo invece di parlare, dove leggiamo invece di chiacchierare
dove trascorriamo ore insieme senza mai un contatto visivo
perciò non lanciarti in una vita dominata dalla vetrina.
dai alle persone il tuo amore, non dar loro solo il tuo “mi piace”
disconnettiti dal bisogno di essere ascoltato e riconosciuto
vai nel mondo e lascia queste distrazioni a casa
Alza gli occhi dal telefonino.
Spegni lo schermo.
Smetti di vedere questo video.
Vivi la vita davvero.

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