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L’arte della menzogna politica.

Jonathan Swift, più noto per i viaggi di Gulliver aveva uno spirito pragmatico e consapevolezza dei limiti della persona umana. In questo solo in apparenza ironico pamphlet prese di mira la politica. Ora come allora sono molte le cose ancora purtroppo vere:

  • … benché il Diavolo sia il padre delle menzogne, sembra che, come altri grandi inventori, abbia perso molta della sua reputazione per via dei continui miglioramenti che sono stati fatti alla sua opera.
  • … menzogna è l’ultimo conforto di un partito ribelle sgominato in uno stato. Ma qui i moderni hanno fatto grandi aggiunte, applicando quest’arte all’acquisizione del potere e alla sua conservazione, così come al vendicarsi dopo che l’hanno perso.
  • … C’è un punto essenziale in cui un bugiardo politico differisce dagli altri dello stesso talento, che egli dovrebbe avere solo un breve ricordo, che è necessario a seconda delle varie opportunità che incontra a ogni ora, del fatto di dissentire da se stesso e di giurare su tutte e due le facce di una contraddizione, a seconda di come trova disposte le persone con cui ha a che fare.
  • … spesso succede che anche se una menzogna viene creduta solo per un’ora, ha fatto il suo lavoro, e per essa non c’è una ragione ulteriore. La falsità vola, e la verità la segue arrancando, cosicché quando gli uomini finiscono per essere disingannati è troppo tardi; lo scherzo è terminato, e il racconto ha avuto il suo effetto:
  • … per mezzo di costanti distorsioni dei fatti, non siamo mai stati capaci di distinguere i nostri nemici dai nostri amici.
  • … serve più arte per convincere il Popolo di una salutare verità, che per convincerlo di una salutare falsità.
  • … il diritto di coniazione delle menzogne politiche si trova interamente nel Governo.
  • nessun uomo diffonde una menzogna con così buona grazia quanto colui che vi crede.

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