Apprezzabile ed apprezzato l’intervento del ministro Lorenzin sull’invecchiamento della classe medica italiana e sull’imminente emergenza derivante dal numero insufficiente di rimpiazzi. Lo si sapeva da tempo e non può non far piacere questa doverosa presa di coscienza di una parte, quella governativa, che troppo spesso ha dato l’impressione che non si curasse affatto del problema. Piuttosto si vorrebbe sapere come si intende intervenire al proposito. Territorio, integrazione, assistenza domiciliare sono belle parole ma vanno tradotte in pratica, una pratica che in Italia è troppo poco radicata, limitata e tre regioni (Veneto, Lombardia, E.Romagna). Il timore è un ulteriore avanzamento dell’età pensionabile con mantenimento in servizio ed in turni sulle 24 ore di personale già logoro, stanco, demotivato e sottopagato. Forse per alcuni un incentivo economico (ma dove sono i fondi?) potrebbe essere interessante ma i più aspirano ad una migliore qualità di vita. Altrimenti quis curat curantem?
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