Sempre più l’informatica e il web entrano nella pratica medica, spesso accelerando e esemplificando i processi decisionali, sostituendosi a tali processi ed introducendo nuovi possibili rischi Innanzitutto la privacy: l’utilizzo di una cartella clinica elettronica aumenta l’accesso ai dati sanitari al di fuori della pratica al letto del paziente. Se non ben custoditi questi dati sensibili possono circolare al di fuori del contesto canonico. Altrettanto dicasi per le certificazioni varie. Importanza crescente sta assumendo l’utilizzo di prontuari collegati a banche date centrali. Il fenomeno riguarda, per ora soprattutto gli Stati Uniti ma non è escluso che possa estendersi in tempi brevi anche alla nostra realtà. In pratica questi sistemi inviano degli alert in automatico in relazione ai farmaci utilizzati e al contesto clinico del singolo paziente. Trascurarli, per qualsiasi motivo, non ultima la loro eccessiva frequenza, equivale ad un omissione ed eventuali effetti collaterali o incidenti terapeutici aumenterebbero il carico di responsabilità del prescrittore.
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