E’ quanto si rileva da un articolo pubblicato sull’International Journal of Neuroscience (link). Il tremore a riposo è un sintomo frequente della malattia di Parkinson e la sua fisiopatologia non è ben compresa. Di solito il sintomo è meno sensibile di bradicinesia e rigidità alla terapia dopaminergica. Gli autori hanno condotto una review dei circa 22 lavori pubblicati, tra cui 2 ampi studi controllati con placebo in monoterapia con rasagilina (TEMPO e ADAGIO) e 2 ampi studi controllati con placebo, di rasagilina come terapia aggiuntiva alla levodopa (PRESTO e LARGO). In particolare è stato valutato l’effetto del rasagilina sul tremore utilizzando la sezione motoria della Unified Parkinson Disease Rating Scale (UPDRS). Nei pazienti in monoterapia con rasagilina il sintomo tremore presentava un miglioramento significativo rispetto al placebo, indipendente dalla durata della malattia. Nei pazienti trattati con levodopa con fluttuazioni motorie che stavano già ricevendo un trattamento dopaminergico ottimizzato, l’aggiunta della rasagilina ha migliorato significativamente il sintomo tremore. Un miglioramento significativo è stato evidente già dopo 10 settimane di inizio del trattamento. Il tremore è migliorato anche in un sottogruppo di pazienti con grave tremore quando la rasagilina è stato aggiunto al trattamento in corso.
I dati suggeriscono che la rasagilina, usata in monoterapia o come terapia aggiuntiva, è efficace per ridurre la gravità del tremore nei pazienti con malattia di Parkinson.