Ancora un articolo sulla depressione nel Parkinson. Il gruppo svedese del Karolinka Institute diretto da Dag Aarsland ha pubblicato un articolo su Nature Reviews Neurology (link) in cui passa a rassegna lo “stato dell’arte” in materia.
La depressione si verifica in circa il 35% dei pazienti con malattia di Parkinson (PD) e spesso è persistente. I sintomi della depressione possono essere evidenti al momento della diagnosi e potrebbero sviluppare nella fase premotoria della malattia. I meccanismi alla base della depressione nella malattia di Parkinson non sono noti in dettaglio, ma i cambiamenti nella struttura del cervello, dei neurotrasmettitori e di fattori infiammatori e neurotrofici possono contribuire al suo sviluppo. Anche fattori psicosociali e il dolore potrebbero avere un ruolo nella depressione. Variazioni dei sistemi dopaminergico, noradrenergico e serotoninergico potrebbero contribuire a spiegare l’incidenza di depressione. Gli antidepressivi a duplice azione serotoninergica e noradrenergica sono i farmaci di scelta nel trattamento della depressione nella malattia di Parkinson. Tuttavia, i farmaci antiparkinsoniani potrebbero avere effetti benefici non solo sui sintomi motori della malattia, ma anche sull’umore del paziente. La stimolazione cerebrale profonda può peggiorare la depressione in alcuni pazienti, ma uno studio preliminare ha suggerito che la stimolazione magnetica transcranica potrebbe migliorare i sintomi della depressione.