Argomento di importanza fondamentale al punto che il British Medical Journal gli ha dedicato la copertina ed un articolo “Let the patient revolution begin” (link). L’articolo, molto eloquente, esordisce con “I pazienti possono migliorare l’assistenza sanitaria: è il momento di prendere sul serio collaborazione”.
Un centinaio di anni fa, George Bernard Shaw criticò aspramente la professione medica come una cospirazione contro i laici. Oggi, le malattie, i medici e i sistemi sanitari sono costosi, inutili, frammentari e troppo spesso indifferente ai danni che procurano.
Nonostante le migliori intenzioni e l’indubbia abilità di molti che lavorano nel settore dell’assistenza sanitaria, l’accesso alle cure e la sua qualità variano notevolmente e la maggior parte delle persone che vivono in paesi ricchi hanno accesso ad una varietà confusa di test e trattamenti i cui meriti sono troppo pubblicizzati e i danni troppo sottovalutati. I pazienti non hanno informazioni sulla variazione pratica, l’efficacia della loro cura e il grado di incertezza medica. La pratica è informata da una ricerca di base incompleta, tormentato dalla selezione e segnalazione di effetti collaterali e nel peggiore dei casi la frode. La conservazione delle burocrazie istituzionali, così come gli interessi acquisiti professionali e commerciali, hanno sempre prevalso gli interessi dei pazienti. Il complesso industriale della sanità è accusato di perdere il suo scopo morale. Questa corruzione nella missione di assistenza sanitaria richiede una correzione urgente. E come che meglio se non ottenendo l’aiuto di coloro che il sistema dovrebbe servire? I pazienti.
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