Pubblicato su PLOS One un articolo (link) sull’utilizzo di un sistema di classificazione automatica del Mild Cognitive Impairment mediante l’utilizzo della SVM per l’analisi delle immagini acquisite con tecnica DTI in Risonanza Magnetica. L’SVM (Support Vector Machine) è un algoritmo che consente l’apprendimento di diverse classi di cervello sì da poter distinguere fra quelli di anziani sani e quelli di persone con MCI. Lo studio ha analizzato 40 soggetti sani di età superiore e 33 soggetti MCI, al fine di ricavare i valori per gli indici multipli di diffusione all’interno dei voxel della sostanza bianca di ciascun soggetto. Le misure DTI sono state poi utilizzate insieme al support vector machines (SVM) per classificare i controlli e i soggetti MCI. Con questo metodo la sensibilità e la specificità sono risultati essere superiori al 90% , dimostrando il potenziale utilizzo delle sequenze DTI ed analisi SVM per una rapida classificazione obiettiva di soggetti sani anziani e MCI. I vantaggi principali sono la rapidità e la precocità della diagnosi ed il possibile inserimento in fase precoce di soggetti con MCI in protocolli sperimentali di terapia dell’Alzheimer.
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