La β-amiloide 1-42 liquorale correla con velocità di progressione nella malattia di Alzheimer. E’ quanto viene affermato in un articolo pubblicato sul Journal of Neural Transmission (link). Partendo dal presupposto che le attuali opzioni terapeutiche e la necessità di monitorarne l’efficacia richiedono l’uso di biomarker che possano facilitare sia la diagnosi precoce e affidabile che la stratificazione di popolazioni di pazienti secondo il loro tasso di progressione sono stati esaminati i valori liquorali di tau totale, tau fosforilata e beta-amiloide 1-42 (Aβ42) in 74 pazienti con Alzheimer. Suddivisi in pazienti a progressione lenta o rapida al loro MMSE, inferiore o maggiore, rispettivamente ai 4 punti per anno, dall’esame di covarianza dei valori riscontrati è risultato che nei pazienti a rapida progressione sono stati trovati livelli liquorali di Aβ42 significativamente più bassi (in media 392 pg/ml) rispetto a quelli a lenta progressione (in media 453 pg/ml), con un valore di p di 0,042. I risultati di questo studio indicano che i livelli di peptide Aβ42 possono essere correlati al tasso di progressione della malattia. Sono comunque necessari ulteriori studi.
Anche in questo studio si evidenzia come la ricerca sia attenta ad identificare tutte quelle condizioni che possono consentire una valutazione obiettiva dell’evoluzione delle malattia. In questo caso si trattava di verificare la velocità di progressione della malattia. Interessante il dato che l’Aβ42 è più bassa nei pazienti con evoluzione più rapida, in sintonia con precedenti analoghe osservazioni.