Ancora un’evidenza scientifica sull’utilitá del the verde nell’Alzheimer. Il Journal of Alzheimer Disease (link) ha pubblicato un articolo in cui si dimostra come l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG) e altri flavonoidi riescono a ridurre la disfunzione mitocondriale amiloide-indotta nell’Alzheimer. Da tempo é noto che la disfunzione mitocondriale indotta dalla beta-amiloide (Aβ) ha un ruolo nell’insorgenza e nella progressione della malattia di Alzheimer (AD) e che potrebbero essere utili terapie mirate a migliorare la funzione mitocondriale. I flavonoidi di origine vegetale hanno mostrato risultati promettenti nel miglioramento di alcuni fenotipi di Alzheimer anche se il meccanismo d’azione è ancora sconosciuto. Allo scopo di identificare quali prodotti naturali possono correggere la disfunzione mitocondriale amiloide indotta sono stati selezionati 25 prodotti naturali capaci di ripristinare l’alterato potenziale della membrana mitocondriale (MMP), la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) o i livelli di ATP nelle cellule di neuroblastoma che esprimono un precursore della proteina β-amiloide (AβPP) mutante.
L’epigallocatechina-3-gallato (EGCG) e la luteolina hanno dimostrato, in vitro, di essere capaci di agire a livello mitocondriale. L’EGCG ha questa capacitá anche in vivo, come dimostra la sua efficacia sulla funzione mitocondriale cerebrale in topi transgenici mutanti per AβPP/PS-1 (presenilina 1). Il trattamento con EGCG ha restaurato la frequenza respiratoria mitocondriale, l’MMP, la produzione di ROS ed i livelli di ATP dal 50 al 85% nei mitocondri isolati da ippocampo, corteccia e striato. I risultati di questo studio confermano la nozione che i flavonoidi EGCG e gli altri, come la luteolina, sono “agenti terapeutici multipotenti”, in grado non solo di ridurre i livelli tossici di Aβ nel cervello, ma anche di proteggere la funzione mitocondriale.
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