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Marino e il babbuino allucinato

Appassionata la difesa delle sperimentazioni animali pubblicata sull’Espresso nella rubrica Questioni di vita (link). L’onorevole Marino sostiene che siano indispensabili e afferma una serie di cose, in parte vere, ma omettendone alcune e deformandone altre rendendo un pessimo servizio a quella che poteva essere una serena discussione sulle sperimentazioni animali. Pur citando alcuni clamorosi errori non dice nulla sui casi di farmaci innocui negli animali ma tossici nell’uomo, pur citando la nuova normativa europea afferma che quella italiana in discussione al Senato verrebbe bocciata perché in contrasto sulle regole per l’allevamento (?), attacca ingiustamente di scarsa coerenza i non vegetariani antivivisezionisti (83% della popolazione), omette di dire che la sperimentazione umana su adulti e bambini esiste e che spesso queste cavie sono detenuti, poveri o persone del terzo mondo. Ma la perla più grande, quella che da il segno della (voluta?) confusione è quando afferma l’impossibilità di testare, tra l’altro, le allucinazioni in una cellula in provetta: forse che conigli, topi, babbuini presentano questo fenomeno? Chissà come fa lo sperimentatore a riconoscerne la presenza. Magari il piccolo coniglio lo guarda e gli dice “sei un dinosauro” o gli fa l’occhiolino o chissà cos’altro.

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